DEBUT

di Fabio Volino/Mickey/Tobia Brunello

Introduzione
Continuano le avventure del primo supergruppo made in MarvelIT. Buona lettura!

Capitolo Primo: Speciale GDM
LIFE ON MARS
di Fabio Volino

Nancy, Francia.

Una delle città più anomale di questi giorni, poichè, mentre la terra è sotto assedio da parte dei 'marziani', Nancy è la città più tranquilla del globo. Il suo cielo è limpido, nessun invasore si libra lassù in alto, nessun abitante al momento è costretto a fuggire da esseri inumani e dai loro orrendi tentacoli. Eppure, anche qui sta covando il Male. Ma per fortuna vi è chi Lo contrasta.
"Mi dite cosa diavolo ci facciamo qui?" sbotta Sun "Gli altri si stanno divertendo e noi dobbiamo svernare in questo mortorio! Almeno ieri eravamo a Nantes a sventare una invasione!".
"Ci è stata assegnata una importante missione, ragazzina" afferma Marianna, la supersoldatessa della Francia, l' ultima arrivata in quel mirabile pantheon che è il mondo dei supereroi "A quanto pare anche qui è stata segnalata una possibile attività marziana. Ma anomala rispetto a tutte le altre".
"Quello che non capisco" si fa avanti Persuasion "È perchè abbiano mandato solo noi donne a controllare". Anche Meggan, che non ha smesso di pensare un secondo al suo amato Capitan Bretagna, si sta chiedendo ora la stessa cosa.
"Te lo dico io, Kara" dice Sun "Considerano questa missione poco importante. Per questo hanno mandato noi: non siamo degne di essere in prima linea nella salvaguardia di questo schifoso pianeta".
Ad interrompere il discorso ci pensa l' arrivo di una macchina della polizia, da cui scende un agente sulla cinquantina:"Siete voi i rappresentanti dell' ONU?" chiede con sorpresa mista a disgusto. Chiaramente non si aspettava di collaborare con delle donne.
"Precisamente" conferma Marianna "Signor...".
"Alain Resnais. Personalmente non sopporto che qualcuno venga a rompermi le uova nel paniere, ma devo ammettere che in questa città stanno accadendo cose strane".
"Ci dica".
"Avevo sentito molti notiziari, che parlavano di invasioni aliene che stavano accadendo in tutto il pianeta. Ho creduto subito che fossero le solite balle messe in giro dalla stampa per far sbavare il pubblico. Da noi non c'era nulla, quando a loro dire doveva esserci il Caos. Poi un mio agente mi fa uno strano rapporto: dice che era passato davanti alla fabbrica Chelco, fabbricano prodotti chimici, ma non inquinano per loro fortuna. L' agente si è avvicinato per salutare il vecchio custode, come spesso faceva. Ma ad un tratto quello sbotta e dà di matto. Inizia a farneticare frasi incomprensibili, come 'Sono tra noi' o 'La fine è vicina', neanche fosse uno schifoso film di fantascienza. Poi con la sua pistola si fa saltare le cervella". Meggan rabbrividisce di fronte a quest' ultima frase.
"Ed i marziani cosa c'entrano?" chiede Sun.
"C'entrano perchè sul corpo del custode è stata eseguita una autopsia" continua Resnais "Oh, come hanno protestato quelli della Chelco, neanche fosse un loro prodotto. Ma le loro lamentele hanno solo fatto sì che l' autopsia venisse eseguita in giornata. Risultato: nel corpo dell' uomo sono state trovate sostanze sconosciute, non esistenti in natura. Sostanze aliene, dunque".
"È stato allora che ci avete chiamato" dice Marianna.
"Più o meno: ho subito fatto rapporto ai miei superiori. Evidentemente la notizia deve aver scosso molte persone se voi siete qui. Se siete d' accordo vi porto subito alla Chelco, ho qui con me il mandato di perquisizione".
"Andiamo" conclude Marianna. Le eroine salgono in macchina e Resnais parte: indubbiamente le sue passeggere non sono niente male, ma sua moglie avrebbe qualcosa da ridire. Ma come si fa a restare insensibili quando ti trovi di fronte alle gambe di Marianna? Spera siano anche persone adatte a risolvere la situazione, lui ancora non riesce a credere ciò.
"Dove sei nata, Marianna?" chiede Sun.
"In Corsica" risponde lei con naturalezza.
"Ah, l' amena isola sforna-modelle. Toglimi una curiosità: perchè voi francesi siete chiusi così a riccio nella vostra cultura?".
"Cosa intendi dire?".
"Ma sì, che per voi non esiste niente di meglio di ciò che la Francia ha prodotto. Ad esempio, guai a usare un' altra lingua nel vostro paese: siete così nazionalisti che pur di non dire tie-break nel tennis vi siete abbassati a creare il termine jeu-decisif. Non dico che bisogna farsi inglesizzare a tutti i costi, ma un po' di serietà a volte...".
"Non capisco dove tu voglia arrivare...".
"Per non parlare di come voi intendete la scienza" continua Sun "Siete gli unici nel terzo millennio a credere che bombardare gli atolli polinesiani sia ancora sintomo di progresso. Ma chi volete prendere...".
"Stammi a sentire, ragazzina!" sbotta Marianna "Forse non saremo un popolo perfetto, ma non siamo certo peggiore di tanti altri! Prima di iniziare il solito conflitto Francia-Italia guarda cosa succede nel tuo paese, dove non siete nemmeno in grado di proteggere le vostre città dai contestatori violenti! Noi non li abbiamo fatti nemmeno entrare nella nostra nazione. Il nostro è un paese civile, si può dire lo stesso del tuo?".
"A quanto pare almeno nel nostro c'è ancora il diritto di contestazione, a differenza del tuo". Sun tace per qualche secondo, poi aggiunge:"E se mi chiami ancora ragazzina col mio potere ti fondo le tue tette al silicone!".
"Vi prego, ragazze" interviene Kara "Se iniziamo noi stesse a porre ostacoli nella nostra missione...".
"Siamo arrivati" dice in quel momento Resnais. È ormai certo dell' incompetenza di queste persone, dovrà intervenire di persona e chiedere dei rinforzi. A volte coloro che sono qualche gradino sopra di te si rivelano essere dei perfetti idioti.
Davanti a loro c'è la Chelco: uno dei meno noti stabilimenti chimici della Francia. Un edificio tuttavia ampio, pieno di corridoi, seppur insensibile come ogni altro edificio. Eppure foriero di tanto dolore. Dolore, che l' empatica Meggan non può fare a meno di avvertire, una volta ritrovatasi davanti al cancello. Urla, un grido che risuona delle voci di cento persone, e si accascia al suolo, contorcendosi come se fosse preda di un attacco di epilessia.
Marianna le si avvicina:"Che cosa le prende? Cosa le è successo?".
"Vuol dire che lì dentro accadono brutte cose, francesina" risponde Sun "Kara, puoi fare qualcosa per lei?".
La figlia di Killgrave annuisce e si china verso Meggan. La solleva e la guarda dritto negli occhi: sussurrandole dolci parole ed invitandola alla tranquillità riesce a calmarla. Ma anche Kara ha dovuto compiere uno sforzo considerevole, poichè gli occhi di Meggan le hanno trasmesso tutto il dolore da lei sentito. Ciò priva Persuasion di parte delle sue forze ed anche lei è costretta ad adagiarsi al suolo:"Attente, lì dentro temo non ci siano più esseri umani".
"Cosa state facendo?" chiede all' improvviso un uomo proveniente dallo stabilimento. Il suo volto, pur impersonale, tradisce tutta la sua malignità.
Resnais gli si avvicina:"Ho qui un mandato di perquisizione, ci è giunta voce che qui dentro stiano accadendo fatti poco chiari, probabilmente illeciti".
"E sareste voi che lo dite?" ribatte l' uomo "La conosciamo bene, agente Resnais: la bottiglia è ancora la sua migliore amica?". Ma prima che l' agente possa ribattere un raggio infuocato sfiora il viso dell' uomo.
"E adesso miro alle parti basse" dice Sun, avvicinandosi.
"Non so chi siate, ma passerete grossi guai per ciò che state facendo".
"Mi hai stancato, Darth Vader!" grida Sun, afferrandolo e scaraventandolo a terra. Marianna le è subito vicino:"Piantala, adesso".
"Lasciami fare, Cristo!" urla Sun. La sua impetuosità è sufficiente a far retrocedere Marianna. L' uomo non pare soffrire per la strana situazione, anzi, sul suo volto è stampato un sorriso maligno.
"Persuasion, vieni qui. Fagli rivelare la sua vera natura". L' uomo sorride, quella ragazzina non riuscirà mai a penetrare i suoi schemi mentali. Ma ben presto il suo sorriso si tramuta in una espressione di sgomento: la forza di quegli occhi, i comandi imperiosi che provengono dalla voce della ragazza dalla pelle viola sono qualcosa che lui non aveva minimamente previsto. Kara è dentro la sua mente, una mente inumana, che nasconde un corpo inumano. Ad un tratto l' essere urla, un grido di paura. Con un violento strattone si libera di Sun e dal suo corpo fa fuoriuscire quattro tentacoli. L' aspetto dell' uomo/marziano incuterebbe paura in molte persone, ma Marianna parte subito al suo attacco, lanciandogli contro il suo scudo. Ma esso pare non sortire alcun effetto. Allora interviene Resnais, con una semplice ma efficace contromisura: le pallottole. Dal suo caricatore fuoriescono numerosi colpi che colpiscono l' ibrido in testa, maciullandogli metà del suo volto. Poi l' essere inumano si accascia immobile.
"E così lo stratagemma dell' entrata silenziosa e furtiva è sputtanato" afferma Sun "Ma voi avevate mai visto qualcosa del genere?".
"No" risponde Marianna "Questo non è decisamente un marziano. Temo che lì dentro stiano effettuando esperimenti con cavie umane. Ci erano giunte voci del genere, ma non riuscivamo a crederci. Avete avuto denunce di rapimenti ultimamente, Resnais?".
"Nessuna".
"Allora avranno catturato le loro cavie in altri paesi. O forse usano i dipendenti stessi della Chelco. Dobbiamo entrare e smantellare le loro apparecchiature: sono terribilmente pericolose, la missione ha avuto una svolta imprevista".
"Mi sa che potremo farlo solo io e te, Marianna" dice Sun "Meggan è fuori gioco per il momento e Kara deve badare a lei".
"Verrò anch' io con voi" afferma Resnais "Nessuno può permettersi di comportarsi in questo modo con altri esseri umani". Non c'è nessuna protesta, in questo momento serve tutto l' aiuto possibile. I tre si dirigono verso l' azienda, da dove nessuno è finora uscito.
"Come facevi ad essere certa che quell' essere era un ibrido, Sun?" chiede Marianna.
"Mi fido dei miei alleati, mia cara. Diversamente da te".
Kara le vede allontanarsi, ma dietro di lei non nota che il corpo di Meggan sta iniziando a mutare.

Chelco.

Una azienda nata da pochi anni, ma ormai in rovina. Pochi giorni fa, prima dell' inizio della invasione marziana, un piccolo contingente di alieni si è infiltrato in questa azienda e ne ha preso in poco tempo il comando. Chi ha resistito a loro è stato ucciso, gli altri sono tutti diventati le loro cavie: come il custode, come quell' uomo che ora giace riverso sul prato. Sono stati i primi esseri umani a poter condividere nello stesso corpo due diversi DNA, uno umano e uno alieno, decisamente per loro non è stato un grande guadagno.
"Come procede il nostro esperimento, B'rtg?" chiede uno dei marziani presenti all' interno dell' azienda.
"Bene, L'lla" risponde B'rtg "Anche se purtroppo siamo stati scoperti".
"Non è uno svantaggio questo, ma una grande possibilità. Coloro che stanno per assaltare la nostra azienda hanno un particolare tipo di DNA*, probabilmente mutante. Sai quanto siamo interessati ad esso, può consentirci di sopravvivere su questo pianeta. Per questo non ho protestato troppo quando il custode si è ucciso: sapevo che avrebbero mandato qualche pezzo grosso e non potevo non approfittarne. Non potremo stare qui ancora per molto prima di iniziare a soffrire e dobbiamo ringraziare Kempleton se ci ha fornito tutti i dati di cui avevamo bisogno per sopravvivere: lui è un uomo prezioso per noi, ma non possiamo consentirgli di fare tutto il lavoro da solo, potrebbe darsi troppa importanza. La scienza è l' arma perfetta per conquistare e soggiogare esseri inferiori. Grazie alla scienza si può esercitare sull' uomo una violenza grande quanto e più di una sofisticata tortura, se lo scienziato ne ha il coraggio. Ed a me e a Kempleton questo non manca!".
"Allora non ci resta che attendere!".

Poco lontano da lì un altro alieno è di guardia all' ingresso posteriore della azienda. Quello principale è anch' esso controllato da altri due marziani. Comunque, qualunque entrata quelle persone scelgano, per loro non c'è...
"Voulez vous couche avec moi?" dice una voce dietro di lui. L' alieno non fa in tempo a voltarsi che due potenti raggi gialli investono il suo corpo, facendolo indietreggiare. In quel momento la porta si apre e Marianna lo colpisce in testa col suo scudo, tramortendolo. Un' azione perfetta, che ha creato poco rumore.
"Neanche a costui piace Patty Labelle" dice Sun "Chissà perchè tutti gli alieni che invadono la terra non pensano mai di controllare il condotto di ventilazione?". Poi vede Marianna che sta per calare il suo scudo sulla testa dell' alieno.
"Ferma!" le intima Sun "Cosa intendi fare?".
"Ho ricevuto ordini ben precisi" ribatte lei "Devo eliminare la minaccia marziana alla radice".
"E allora fregatene degli ordini ed inizia a pensare con la tua testa. Si vede nei tuoi occhi quanto questa azione ti ripugni. Sai bene che questa non è la via da perseguire".
"Agirò comunque".
"Va bene, ma dopo mi perderai come alleata. Sei sicura di potercela fare da sola qui dentro?". Marianna osserva in volto l' italiana: in esso vede qualcosa che ha intravisto anche nel suo volto, quando si osserva allo specchio, un dolore, un dolore che li accomuna. Per Sun il trauma della morte è stato troppo forte perchè essa possa pensare di togliere la vita a chiunque. Per Marianna... è invece tutto il contrario.
"Ma perchè fai tutte quelle battute idiote mentre combatti?" le chiede Marianna.
"Per esorcizzare il dolore che ho dentro, per non impazzire. Tu invece sfoghi il tuo attraverso la lotta, la competizione. Forse sono entrambi efficaci, forse no".
Ma questo discorso viene bruscamente interrotto dall' arrivo di due altri marziani, con cattive intenzioni.
"Ecco i fratellini" annuncia Sun, che li attacca. Ma Marianna la precede: la sua agilità è qualcosa di straordinario. Nonostante i numerosi tentacoli che tentano di abbrancarla in ogni punto del suo corpo, lei riesce a schivarli tutti e ad infliggere numerosi colpi. La vittoria è vicina.
"Pare che le cose si stiano mettendo male" afferma più in là L'lla "B'rtg, metti subito gli umani nelle nostre cabine...". Ma un violento rumore di spari interrompe il suo discorso: il corpo del suo compagno è stato perforato da numerose pallottole esplose dalla pistola di Alain Resnais. Gli umani non sono così facili da piegare.
"Credi di aver vinto, umano?" gli dice L'lla parlando nella sua mente "Forse adesso, ma non per molto. Presto conquisteremo la Terra e voi diverrete i nostri animali da zoo".
"Se siete così sicuri della vostra vittoria, come mai la vostra invasione sta andando a rotoli?".
È quello che si è chiesto anche L'lla poco dopo aver visto quale resistenza avevano incontrato i suoi alleati nell' attaccare questo pianeta. Quasi li stessero aspettando! Ma ora non c'è tempo per le incertezze, quell' umano va eliminato, ha visto troppo.
Poi un rumore forte e strano, la porta d' ingresso è stata sfondata. I marziani posti a guardia di essa urlano di paura, ma il loro lamento dura un solo secondo. E poi nella sala piomba... qualcosa! Qualche minuto prima era solo una dolce ragazza bionda, ora il suo corpo si è ingrossato a livelli smisurati e ai suoi fianchi sono spuntati quattro tentacoli. Meggan ha condiviso il dolore dei prigionieri, nonché il loro destino, la loro mutazione. L'lla rimane interdetto di fronte alla sua entrata e gli sembra quasi di vivere un sogno mentre la mutaforma si scaglia contro i macchinari e, in pochi secondi, li distrugge, riducendoli a piccoli frammenti. Poi Meggan si blocca e si china, appoggiando le sue enormi mani ed i suoi tentacoli sul pavimento. E lì ritorna alle consuete fattezze.
"Il dolore è sparito, le voci tacciono ora" dice più che altro a sé stessa.
"Che tu sia maledetta!" urla L'lla. Già si appresta ad attaccare Meggan, ma Resnais lo precede. Con una agilità insospettabile per un uomo della sua età si avvicina e, puntandogli la pistola alla testa, svuota il caricatore contro il marziano, che crolla sul pavimento. In quel momento anche Marianna, Sun e Persuasion, che aveva inseguito Meggan, giungono sul luogo. Lo scenario che si presenta loro è agghiacciante. La supereroina francese si avvicina alla gabbia che tiene prigionieri i suoi connazionali, ma ben presto china la testa.
"Cosa succede?" chiede Sun.
"Sono morti, sono tutti morti. E tu sei convinta che esseri del genere meritino di vivere?".
"E tu chi sei per ergerti a loro giudice e boia? E poi, se odi tanto i massacri dei marziani, perchè devi parificarti a loro? Rispondi ad un massacro con un massacro? Se questa è per te una soluzione... non ti fermerò".
Marianna si avvicina alla giovane italiana e la osserva in volto: sono due persone troppo diverse per poter andare d' accordo. Reagiscono e pensano in modo troppo diverso di fronte agli stessi problemi.
"Chiamo rinforzi" conclude Marianna.

Qualche minuto dopo.

I marziani sopravvissuti sono stati messi in apposite celle di contenimento e stanno per essere trasportati in un luogo apposito dove possano essere studiati. Dentro la Chelco è successo qualcosa di grave, da approfondire assolutamente: Kara avrà molto da fare.
Alla fine rimangono solo le quattro eroine e Resnais: cinque esseri che oggi si sono posti contro il male. Ma non hanno ottenuto vittoria piena.
"C'è una cosa che ancora non ho capito" si interroga Persuasion "Come ha fatto il custode a far sì che la fisiologia marziana non prendesse il sopravvento sul suo corpo? Se non fosse stato così non so come sarebbe andata a finire".
"Il mio collega che ha assistito al suo suicidio lo conosceva abbastanza bene" risponde Resnais "Mi ha raccontato la sua storia, riferendomi che aveva passato una infanzia travagliata, fatta di abusi sessuali da parte del padre. Non so se questo possa essere indicativo...".
"Lo è, a mio parere" interviene Marianna "Quell' essere aveva già subito la più grande violenza che un uomo possa provare: quella esercitata da una persona che ti ha donato la vita. E ne è uscito, ha saputo riconquistare una sua identità. Qualsiasi altro travaglio, qualsiasi altro dolore era nulla al confronto. Anche in questo caso: ha saputo resistere, ci ha avvertito del pericolo e forse questo potrà salvare altre vite. A dimostrazione che non sarà facile per gli invasori alieni sopprimere la razza umana: siamo troppo difficili da piegare".
"Sì, è così" annuisce Meggan.
"Ed ora ci conviene fare rapporto e, se necessario, tornare all' ONU. Ho come l' impressione che l' atto finale di questa guerra ci vedrà protagoniste!".
"Rock 'n roll, ragazze!" afferma Sun.

Capitolo Secondo
SCARY MONSTERS
di Tobia Brunello

Santo Domingo.

Un vero e proprio paradiso tropicale, meta preferita delle vacanze di migliaia di europei. La spiaggia di Boca Chica è diventata ormai una colonia italiana, con tanto di Milan Club locale. I locali tipici sono alternati da ristoranti italiani, mentre i vari venditori ambulanti parlano meglio l’ italiano dell’ inglese. Varie ragazze desiderose di attirare l’ attenzione di facoltosi turisti espongono le loro splendide curve al sole infuocato, le barche ancorate sopra la barriera corallina sono attorniate di boe per segnalare la presenza dei sub, anziane signore decorano con perline e treccine le chiome delle ragazzine dalla pelle resa scivolosa dalla protezione solare, i talpoidi emergono dalle acque impugnando uno strano stendardo… Talpoidi?

New York, Madison Square Garden.

Stasera è in programma il concerto dei Green Day. Due giovani ragazze, Sonia Elios e Kara Killgrave, aspettano con ansia l’ entrata in scena del gruppo. Nel frattempo sta suonando la band di supporto.
"Chi diavolo sono questi Double Swindle, Sonia? Sono tuoi compatrioti!".
"Ehm, in realtà non li ho mai sentiti nominare! In Italia siamo pieni di gruppi misconosciuti, se non hanno le spalle coperte dalle case discografiche è più facile che acquistino notorietà prima all’ estero che a casa!".
Il gruppo smette di suonare ed il cantante inizia a parlare:"Ok, questa era 'Burning Life', vi salutiamo e lasciamo il palco alle vere star della serata!!!".
Un’ esplosione di urla accompagna quest’ ultima frase, mentre i tre componenti del gruppo corrono alle loro postazioni e iniziano a cantare:"I declare i don’t care no more, I’m burning out…".
In quel momento una figura proveniente dalla folla sottostante il palco viene scaraventata contro la batteria. In breve tempo è il caos, e sopra il palco compare U.S.Agent.
"Kara, è quel deficiente di Agent… Seguimi!".
"Ma…".
Sonia Elios è già sul palco:"Cosa diavolo stai facendo, razza di bue? Perché hai scaraventato quel ragazzo sul palco? Appena iniziato il concerto, poi!".
"Sun? Che ci fai qui?".
"Che ci faccio? Secondo te? Sono qui per ascoltare il concerto! O almeno, ero qui per ascoltarlo!".
"Ascolti questa spazzatura? Avrei dovuto aspettarmelo. Ad ogni modo, per tua informazione, questo ragazzo stava spacciando!".
Agent mostra una bustina contenente qualche foglia di marijuana.
Sonia lo guarda esterrefatta:"Agent, saranno si e no tre grammi di erba! Tu interrompi un concerto per questo? Dio mio, che diavolo facevi da ragazzo, cantavi nel coro della chiesa?".
"Mi avevano scartato, in realtà…".
Persuasion riesce a fatica a farsi strada in mezzo alla folla. La tentazione di usare i suoi poteri per aprirsi un varco è forte, ma ha promesso a sé stessa di non usare con leggerezza il dono (o la maledizione) che la natura le ha elargito:"Ehi, calmatevi un attimo! Non avete notato che i nostri segnalatori stanno suonando?".
Sun ha un’espressione spaesata:"Segnalatori? Intendi quelle specie di tesserini che ci hanno dato? Devo averlo lasciato alla base…".
Agent tira fuori un tesserino da una tasca interna del costume, ma contemporaneamente fuoriescono anche dei pezzettini di plastica e dei minuscoli circuiti stampati:"Dannazione! Stark le faceva più resistenti per i Vendicatori!".
Kara risponde alla sua. Il volto di Nick Fury appare sul piccolo monitor:"Persuasion! Dove diavolo sei?".
"Al Madison Square Garden. Ci sono anche U.S. Agent e Sun…".
"Muovete le chiappe e venite subito alla base! E dì a quei due che i tesserini glieli abbiamo dati per un motivo!".

Dieci minuti dopo, nella sala riunioni, i tre incontrano Nick Fury, Capitan Bretagna, Meggan e la Dinamo Cremisi. U.S.Agent si siede e chiede:"Dov'è Visione?".
Nick Fury gli risponde con la sua voce roca:"È in permesso. E pure Pantera Nera, è a Wakanda a valutare i danni fatti dai marziani. Dovrete cavarvela da soli".
Capitan Bretagna interviene:"Ora che ci siamo tutti, puoi dirci di che cosa si tratta?".
"Guardate sullo schermo: questa è Santo Domingo!".
Sun osserva interessata:"Ci mandate in vacanza?".
"Continua a guadare: vedi quelle figure gialle che emergono dall’ acqua?".
U.S.Agent scatta in piedi:"Talpoidi! Deve aver a che fare con l’ Uomo Talpa!".
"Complimenti, Agent! Dev’essere per la tua splendida capacità di deduzione che ti hanno fatto entrare in WorldWatch" gli risponde Fury lanciandogli un’ occhiataccia. "Questo è accaduto stamattina: i Talpoidi hanno occupato Santo Domingo. L’ aeroporto di Punta Cana è chiuso e vari mostri marini sorvegliano le coste. Poi è arrivato questo messaggio alle Nazioni Unite".
Fury preme un pulsante sul suo telecomando e la faccia dell’ Uomo Talpa compare sul monitor:"Popoli del mondo di superficie! Per troppo tempo la mia gente ha sopportato i vostri abusi, la vostra violenza contro il pianeta! Ora basta! Il popolo sotterraneo rivendica i suoi possedimenti!".
Dinamo Cremisi interviene:"Cosa dobbiamo fare?".
"Semplicemente andare a Santo Domingo e catturare l’ Uomo Talpa. Sembra che si sia stabilito nel palazzo presidenziale".

Dopo un paio d’ ore WorldWatch è in volo verso l’ isola caraibica. Ai comandi dell’ aereo c’è la Dinamo Cremisi. Capitan Bretagna e U.S.Agent stanno discutendo animatamente.
"Non hai capito nulla, testardo di un inglese! Dobbiamo attaccare direttamente l’ Uomo Talpa nel suo palazzo! Ho già avuto a che fare con lui, senza i soliti mostri è una nullità, e grazie a Kara possiamo farci facilmente strada attraverso i talpoidi!".
"Agent, non credo che caricare a testa bassa sia la soluzione più indicata. Ho usato questo approccio fin troppe volte ed ho imparato a mie spese ad essere più ponderato!".
In un angolo, le ragazze ascoltano divertite:"Ragazze, non sentite puzza di testosterone qui dentro? Quei due stanno lottando per la supremazia del branco!".
"Però Brian ha ragione, Sonia. Non possiamo attaccare i talpoidi, sento che non sono malvagi… Che ne pensi, Kara?".
"Uh… non lo so, Meggan. Sonia, tu che dici?".
"Nessuno ha provato ad ascoltare le richieste del piccoletto? Non ha tutti i torti, in fondo il suo popolo ha il diritto ad una patria riconosciuta come ogni popolo sulla terra, no? Oppure sganciamo una bomba che li stermina tutti?".
Agent lancia un’ occhiataccia a Sun:"Ragazzina, spero per te che non ti troverai mai a dover prendere le decisioni che sono stato costretto a prendere!".
La Dinamo si volge seccata verso Agent e Cap:"Compagni, dobbiamo entrare in quel palazzo e prelevare l’ Uomo Talpa. Sono d’ accordo con Agent, un assalto frontale è la soluzione più semplice, non dovremo avere problemi con quei nanetti gialli!".
Meggan guarda fuori dall’oblò:"Ehm, forse con loro no, ma con quello?"
Tutti guardano all’ esterno: un enorme drago a tre teste si dirige minaccioso verso di loro.
"Cosa diavolo è quello?".
"Si chiama Tricefalo, se non sbaglio, Sun. Quando ero con i Vendicatori è stato rimpicciolito dal dottor Pym, ma a quanto pare in seguito è tornato normale! Kara, prendi i comandi! Dinamo, Sun Meggan, Cap! Uscite e copriteci! Da adesso in poi dobbiamo aspettarci di tutto! Noi continueremo a dirigerci verso la capitale, scortateci!".
"Non sarebbe meglio che mi diriga io in volo verso la capitale? Sono più veloce!".
"Non fare storie, Cap! Io sono quello più indicato a catturare l’ Uomo Talpa!".
"In base a cosa?".
Dinamo Cremisi li interrompe:"Sentite, se prima sconfiggiamo questo mostro e poi ci dirigiamo insieme al palazzo presidenziale? Meggan e Sun sono già fuori! L’hai già affrontato, giusto, Agent?".
"No, io ho affrontato Giganto!".
"Giganto? Chi è Giganto?".
Un enorme mostro dalla forma vagamente umanoide afferra con la mano l’ aereo.
"Questo è Giganto!".
U.S.Agent si lancia verso Persuasion, la afferra e si lancia fuori dall’ aereo, utilizzando il suo scudo come uno snowboard scivolando tra le squame del braccio di Giganto. Capitan Bretagna e la Dinamo Cremisi escono in volo pochi istanti prima che l’ aereo esploda.

Nel frattempo Sun e Meggan continuano a fronteggiare Tricefalo.
"Sonia, non avverto cattiveria! Sta solo proteggendo il suo territorio!".
"Non vorrei mai che gli saltasse in testa di demarcarlo come i cani… e chiamami Sun quando siamo in missione!".
"ARGHHH!".
"Meggan, che succede?".
"Un grido… una richiesta d’ aiuto!!!".
Meggan inizia a precipitare verso la superficie del mare. Sun immediatamente l’ afferra e si dirige verso una spiaggia.

Nel frattempo U.S.Agent, Capitan Bretagna, Persuasion e Dinamo Cremisi fronteggiano Giganto. Agent e Kara sono appollaiati sulla spalla del mostro, il quale sembra neanche accorgersi della loro presenza.
"Persuasion, i tuoi poteri non funzionano su questo mostro?".
"No, Agent! È una sorta di animale, i miei poteri non hanno nessun effetto!".
"Capitano, Dinamo! Cercate di fargli perdere l’ equilibrio! Il mio scudo dovrebbe proteggerci dalla caduta!".
Non curandosi del compagno, Dinamo Cremisi inizia a volare verso il palazzo presidenziale, la cui cupola è visibile dalla spiaggia.
"Dove diavolo va quel comunista? Cap, toglici di torno questo gigante e poi segui la Dinamo!".
Capitan Bretagna inizia a volteggiare intorno al gigantesco essere, il quale cerca di afferrarlo perdendo goffamente l’ equilibrio.
U.S.Agent afferra Persuasion e salta, proteggendo sia sé stesso che la compagna con il suo scudo. Giganto crolla sulla spiaggia, distruggendo un cospicuo numero di bar e ristoranti.
"Andiamo verso il palazzo presidenziale!".
"Calma, Capitano! Che fine hanno fatto Sun e Meggan?"
Persuasion si guarda attorno smarrita:"Hai ragione, Agent! Sono scomparse. Stavano combattendo quel mostro volante, ma il mostro non c’è più!".
"Cap, vai a cercarle, io e Persuasion ci dirigiamo verso il palazzo!".
"Andate voi! Io posso raggiungere il palazzo più in fretta!".
"Appunto, puoi anche trovare le ragazze prima di noi!".
"…".
"Pensa a tua moglie! Grazie a Persuasion riusciremo a farci strada tra i talpoidi".
"Ok, stavolta hai ragione, Agent!".

Il Signore degli Inganni osserva la scena dal suo rifugio:"Eccellente. Senza un capo riconosciuto WorldWatch è allo sbando. Non hanno nessun piano di battaglia, nessuna autorità…". Sul suo viso si forma un sorriso beffardo.

Meggan riprende conoscenza. Al suo fianco c’è Sun:"Meggan, che cosa ti è preso?".
"Io… Qualcuno mi ha mandato un allarme psichico… Una richiesta d’ aiuto…".
Un talpoide dalla pelle più scura degli altri sbuca fuori alle spalle di Sun, la quale sente la sua voce nella testa:"Sono stato io!".
"Ehi! E tu chi diavolo saresti?".
"Mi chiamo Val-Or. Tempo fa ho conosciuto degli umani che mi hanno aiutato, ed ora ho sentito nella ragazza bionda uno spirito buono, ed ho pensato che forse avrebbe potuto aiutarci".
Meggan si rivolge al talpoide mutante:"Si… i miei poteri empatici mi hanno fatto conoscere la sofferenza di queste creature… Il loro mondo viene lentamente avvelenato dagli uomini!".
"Wow! Ho come la sensazione che stiamo sbagliando tutto in questa missione!".

La Dinamo Cremisi sta combattendo contro centinaia di talpoidi in prossimità del palazzo presidenziale quando sopraggiungono U.S.Agent e Persuasion.
"Finalmente siete arrivati! Questi cosi sono dappertutto!".
"Se ci avessi aiutato contro Giganto saremmo arrivati prima, non credi? Persuasion, sbarazzati di questi talpoidi".
Kara apre la bocca, ed in quell’ istante la pelle degli esseri sotterranei assume un colore violaceo:"Fermi! Lasciateci passare!".
Si forma una sorta di corridoio umano fino all’ ingresso del palazzo presidenziale. Persuasion si incammina:"Visto com’è semplice, Dinamo?".

Capitan Bretagna vede sua moglie e Sun sulla spiaggia conversare con Val-Or. Istintivamente si fionda sull’ esserino, urlando:"Stai lontano da loro, mostriciattolo!".
Meggan si precipita dal marito:"Brian, fermo! Non è cattivo, stavamo parlando!".
"Parlando? Ma i talpoidi sono muti!".
"Beh, piccolo lord, a quanto pare esistono i mutanti anche tra di loro".
"Ok, Sun. E cosa vi ha detto di interessante?".
"Che l’ Uomo Talpa ha invaso Santo Domingo per rivendicare il diritto dei talpoidi ad essere tutelati in sede internazionale! Hai il tuo tesserino?".
"Si, perché?".
"Siamo agenti dell’ ONU, no? Fammi chiamare Nick Fury!".

Nel palazzo presidenziale deserto i tre rimanenti membri di WorldWatch cercano l’ Uomo Talpa.
"Qui ci sono solo mostriciattoli, Agent. Non è che l’Uomo Talpa se ne è andato?".
"Non credo, Dinamo! È troppo arrogante, e, anche se non sembra, è un combattente eccezionale. Evitiamo di dividerci, se lo affrontiamo uno alla volta potrebbe anche avere la meglio. Capito, Persuasion? Persuasion? Kara?".
Alle sue spalle Persuasion giace svenuta, mentre appare la tozza figura dell’ Uomo Talpa:"Ah! L’ ONU ha mandato i suoi gorilla, eh? Beh, non mi impedirete di ottenere quello che voglio!".
Dal suo bastone parte una scarica che colpisce in pieno Dinamo Cremisi, scaraventandolo a terra. U.S.Agent si lancia verso l’ Uomo Talpa, ma l’ ometto ribatte colpo su colpo le mosse dell’ eroe americano.
"Cosa vuoi, Uomo Talpa? Espandere il tuo dominio?".
In quel momento entrano da una vetrata Sun, Capitan Bretagna, Meggan e Val-Or.
Sun si frappone tra i due combattenti:"Smettetela! Abbiamo risolto la questione: è stata inoltrata domanda all’ ONU di riconoscere l’ Isola dei Mostri come nazione sovrana. I talpoidi inoltre potranno vivere sotto una certa profondità in tutto il sottosuolo terrestre".
"Ma dobbiamo arrestare questo terrorista".
"Credi? Guardati intorno!".
Liberi dall’ influenza di Persuasion, tutti i talpoidi entrano nel palazzo presidenziale.
"Se è vero quello che hai detto, ragazzina, ritirerò le mie truppe".
"Parla pure con il grande capo, se non ti fidi!".
Sun le porge il tesserino di WorldWatch.
"Nick Fury?".
La voce proveniente dal tesserino è roca e burbera come al naturale:"Senti un po’, Talpetto! Se ritiri immediatamente tutte le tue truppe e ti ritiri sull’ Isola dei Mostri è facile che ti venga riconosciuta una certa autorità, altrimenti ho già le truppe SHIELD e una forza internazionale pronta a liberare l’ isola con la forza".
La comunicazione si interrompe.
L’ Uomo Talpa è perplesso:"Miei talpoidi! Torniamo sull’ Isola dei Mostri! Abbiamo ottenuto ciò che volevamo!".
A poco a poco tutti i talpoidi sciamano verso il mare, entrando in alcuni cunicoli sottomarini. Nel frattempo Giganto si avvicina al palazzo presidenziale.
"Fate attenzione, WorldWatch! Avete visto la facilità con cui le mie forze possono rovesciare un governo. Spero che le promesse del vostro capo saranno mantenute, altrimenti il prossimo obiettivo non sarà Santo Domingo!".
Dicendo ciò sale su una spalla di Giganto, che si allontana a grandi passi verso l’ Isola dei Mostri.

Capitolo Terzo
STATE OF THE NATION

di Fabio Volino

Otranto, Italia. Un anonimo magazzino abbandonato.

È quello che si può definire un incontro al vertice: rappresentanti della Sacra Corona Unita a colloquio con i leader principali della mafia albanese. La discussione all' ordine del giorno è quella di sempre.
"Allora il carico arriva domani?" chiede uno dei criminali italiani.
"Sì, amico" ribatte un albanese, in perfetto italiano "Sono circa cento persone, arriveranno domani. Molte sono donne giovani e belle, con figli al seguito: sarà facile ricattarle e spingerle ad andare sulla strada".
"E qualche ragazzo che possa fare il corriere per la droga?".
"Quanti ne vuoi".
"È sempre un piacere fare affari con voi".
"Albanesi sono amici di italiani e...".
In quel momento qualcosa interrompe il colloquio: la porta del magazzino improvvisamente diventa rossa come il fuoco e poco dopo si fonde. E davanti agli occhi stupiti dei criminali appaiono Visione, Sun, Capitan Bretagna e Dinamo Cremisi.
"Cosa faremo ora ai vostri bei sederini?" afferma Sun "A) Li inceneriamo; B) Gli diamo tanti calci da farli diventare neri. Qual è la vostra risposta? B? È la vostra risposta definitiva?".
"Sparate!" urla uno degli albanesi.
"Allora vi accendiamo!" conclude Sun, lanciandosi all' attacco dei criminali grazie alla sua nuova piattaforma levitante. In pochi secondi il gruppo ha facile gioco sugli sfruttatori: del resto basta loro far capire che c'è qualcuno più forte ed intelligente di loro per degradarli a signor Nessuno.
Terminato lo scontro, uno dei rappresentanti della Sacra Corona Unita non può fare a meno di chiedersi:"Supereroi? Qui in Italia? Ma non può essere: questo paese è stato sempre lasciato affogare nella merda in cui è stato calato".
"Ti do una cattiva notizia, macellaio" esclama Sun "Da oggi ci sono persone che si occupano della merda". Dentro di sé la giovane ragazza è felice per aver riempito di pugni queste persone che non si fanno scrupoli a schiavizzare altre persone. Ma la sua mente non può anche fare a meno di pensare a dove si trovi ora: Italia, la nazione dove è nata, dove è avvenuta la tragedia che ha cambiato la sua vita. Quei giorni sembrano così lontani, eppure... E dire che il tutto era iniziato solo quattro giorni prima.

Quartier generale dello SHIELD.

"Dovremo trasferirci all' ONU?" chiede Visione.
"Esattamente" risponde Nick Fury "Del resto siete il suo gruppo ufficiale, no? Nulla di strano che quei cari politici che hanno dato vita a WorldWatch, dopo i recenti eventi, vogliano qualcuno che sia lì in prima linea a proteggerli. A discapito di altri".
"Dunque abbandoniamo questa base" chiede Agent "E quando avverrà il trasferimento?".
"Subito è già troppo tardi. Ma prima vi devo consegnare qualcosa" dice Fury "Il vostro recente scontro con l' Uomo Talpa ha spinto alcuni dei pezzi grossi a dotare alcuni vostri membri 'non alati' di un mezzo di trasporto idoneo. Portateli qui!". E, quasi all' unisono, entrano tre agenti SHIELD, con in mano degli ormai celebri veicoli.
"Ma..." esclama Sun "Sono quelle piattaforme levitanti che usavano i marziani! E noi dovremmo salirci sopra?".
"L' alternativa è restare appiedati, ragazzina" ribatte Fury. Sun lo fulmina con lo sguardo, detesta che qualcuno la chiami ragazzina. Ma lo sguardo di Fury è ancora più deciso e alla fine è lei ad abbassare il volto.
"Buon viaggio" conclude in modo sarcastico Fury.

Interviste per strada:"Signora, cosa pensa del popolo albanese?".
"Che sono tutti dei ladri e degli assassini".
"Cosa farebbe se fosse al governo?".
"Li caccerei tutti".
"E lei, signore?".
"Noi italiani non siamo razzisti, né pronti a fare di tutta l' erba un fascio, ma è ormai certo che tutto il popolo albanese è delinquente e non merita che odio. Vanno cacciati via tutti, non li vogliamo qui. Ma non siamo razzisti".

Otranto.

Un agente della Guardia di Finanza si avvicina alla Visione:"Uh... eh... signore, un altro carico di persone è arrivato e servirebbe anche il vostro aiuto".
"Carico?" si fa avanti piccata Sun, costringendo l' agente ad indietreggiare "Quelle sono persone, ignorante! Chi ti dà...".
"Zitta, Sun" dice in modo pacato Viz "Cosa succede?".
"Il fatto" continua l' agente "È che non c'è abbastanza personale volontario per potersi occupare di loro e delle loro prime necessità. E dunque pensavamo che...".
"Ha ragione, agente. Mi scuso per l' atteggiamento alquanto veemente dei miei compagni di squadra, le prometto che non accadrà più. Ci indichi la strada".

Palazzo di vetro dell' ONU. Quattro giorni fa.

"Bisogna dire che fanno le cose in grande" afferma Sun nell' ammirare la loro nuova sala riunioni: una immensa sala ovale, con i più moderni computer come insolito arredamento. Anche i loro alloggi privati non sono niente male e sono dotati di ogni comfort.
"Benvenuti" afferma un uomo dietro di loro "Mi chiamo Marcus Davidson e sono il vostro temporaneo membro di collegamento con l' ONU".
"Temporaneo?" domanda Visione.
"Esatto: a dire la verità il membro ufficiale è già stato scelto, anche se non posso ancora comunicarvi il suo nome, ma deve prima sbrigare alcune... faccende personali. Fino al suo ritorno vi sarò io e vi comunico subito la vostra prima missione".
"Non perdete tempo, decisamente" fa notare la Dinamo Cremisi.
"Dovrete recarvi in Italia".
"Italia?" dice Sun spalancando gli occhi.
"Esatto, la sua patria, signorina Elios. Il motivo vi sarà chiaro una volta visionato questo filmato".
Davidson estrae un telecomando e preme un pulsante rosso, che fa aprire una tenda che nasconde un megaschermo. Come per magia esso si accende ed inizia a trasmettere il servizio di un telegiornale italiano, sottotitolato:"Un drammatico fatto di cronaca è avvenuto oggi a Novara: due ladri di nazionalità albanese, quasi certamente clandestini senza permesso di soggiorno, sono penetrati in pieno giorno nell' abitazione della famiglia Pedretti e, sorpresi sul fatto, hanno massacrato i componenti del nucleo familiare, compreso un bambino di soli tre anni. Solo il figlio quindicenne, Mauro, è riuscito a scampare alla strage, rilasciando questa agghiacciante dichiarazione". Le immagini si concentrano sul volto e sulle lacrime di un ragazzino biondo dall' aspetto innocente:"È... è stato tremendo... tutti morti... sono fuggito calandomi dal balcone... ma non posso...". Poi le lacrime prendono il sopravvento.
"Sciacalli" afferma Sun.
"I ladri?" chiede Persuasion.
"No, i giornalisti".
"In questura, poi" continua il servizio "Il povero Mauro ha confermato che i ladri erano sicuramente di nazionalità albanese. Ciò non fa altro che acuire la questione immigrazione, proprio all' alba del varo di alcune importanti decisioni...".
"Può bastare" dice Davidson spegnendo il megaschermo "Dopo questo fatto il governo italiano ha chiesto l' apporto di WorldWatch per eliminare alla radice il problema della immigrazione clandestina. Dovrete concentrarvi soprattutto sui legami tra la mafia albanese e quella italiana, nonché sull' attività dei cosiddetti scafisti: più ne catturate, più cose si scopriranno".
"Certo che quel ragazzo è stato fortunato nella sfortuna" dice Capitan Bretagna "Come avrà fatto a capire che gli assassini erano albanesi comunque mi sfugge".
"Solo una domanda" si fa avanti USAgent "Come mai ci dobbiamo occupare di un problema, se mi è concesso di dirlo, così terreno?".
"Se le è sfuggito vi è un membro italiano in questo gruppo" dice Davidson "E l' Italia è un paese che merita il nostro appoggio".
"Cosa c'è, Agent?" chiede Sun "Ti annoi perchè non c'è nessuno da sterminare?".
"Mi sono stufato delle tue battutine idiote!" urla Agent, quasi colpendo con la sua mano il petto di Sonia "È da giorni che vai avanti con questa solfa: se hai qualcosa da dire, dimmela adesso".
"Sì, ho qualcosa da dirti: dormi la notte, dannato assassino? Ti succede, come accade a me, di fare degli incubi? No, scommetto che non hai alcun rimorso".
"Stai zitta!" e Agent schiaffeggia Sun.
"Basta ora!" si fa avanti Visione.
"No, Viz!" dice Sun attivando i suoi poteri "Quel bastardo...".
"Ho detto basta!" ripete Viz con più decisione "Vi sfugge il concetto di stare in un gruppo: bisogna rimanere uniti altrimenti è finita".
"Ah, sì?" dice Sun "E cosa ha fatto Agent mentre tu venivi sezionato? È accorso in tuo aiuto di gran carriera in quella occasione?".
Viz fulmina con lo sguardo Sonia Elios, che subito si pente di aver detto questa frase.
"Il discorso è chiuso" conclude il sintezoide "Ed ora prepariamoci al trasferimento".

"Buonasera, gentili telespettatori, è il vostro Francesco Ventana che vi parla. Immigrati clandestini, alla fine si torna sempre a questo argomento, ed è quasi inevitabile visti gli ultimi, drammatici avvenimenti di cronaca. La strage di Novara non ha fatto altro che alimentare un problema in atto nel nostro paese già da diverso tempo. Per fortuna il piccolo Mauro è riuscito a fuggire, calandosi dal balcone con un lenzuolo. Lungi da noi definirci razzisti, ma pare ormai assodato che noi questi esseri non li vogliamo. Non vogliamo che degli assassini e dei ladri, quale la razza albanese è, solchino la nostra bella nazione. Qualcuno potrebbe ribattere che anche il popolo italiano è un popolo che ha l' immigrazione nel suo DNA. Ma quelli erano tempi diversi e gente diversa: e alla fin fine non hanno creato troppi danni. È arrivato il momento di dire basta, è arrivato il momento di cacciare gli albanesi dall' Italia, è arrivato il momento di riappropriarci di ciò che è nostro. Quanto a coloro che hanno commesso il massacro di Novara non esitiamo a chiedere per loro il ripristino della condanna a morte: perchè solo un mostro può concepire un atto del genere. E il popolo italiano si è stufato di avere dei mostri accanto a sé e di rimanere chiuso la notte in casa".

Sull' aereo per l' Italia. Tre giorni fa.

"Mi dispiace per ieri, Visione" dice Sonia Elios.
"Accetto le tue scuse, Sun, ma ti prego in futuro di ponderare meglio le tue frasi".
"Ma, sii sincero, sei felice di avere USAgent nel nostro gruppo, adesso?".
"Non sono né felice, né triste" ribatte Viz "Lo ritengo un buon membro di WorldWatch, che già in passato ha dimostrato il suo valore".
"Ma come mai non è qui con noi?".
"Aveva un altro impegno, molto importante.
"D' accordo, passiamo ad altro: vuoi imparare qualche parola in italiano per ambientarti meglio nella mia patria?".
"Ho già immagazzinato nel mio database le parole chiave".
"Sì, ma non sono abbastanza, ne sono certa" ribatte Sun "Ad esempio, se devi incontrare un pezzo grosso del governo italiano sai cosa devi dire? No? Lo sapevo. Devi dire:'Sono felice di aver potuto lavorare per uno stronzo come lei'. Ti piace?".
"Perché ho l' impressione che mi nascondi qualcosa?".

Ad un raduno politico di un celebre partito.
"Immigrati=delinquenti e assassini. Uccidiamoli tutti".

E così WorldWatch era approdato in Italia e non aveva decisamente perso tempo: c'era grande attività lungo le coste pugliesi in questo periodo. Il copione era sempre lo stesso: la Dinamo Cremisi e Capitan Bretagna bloccavano gli scafisti una volta che avevano abbandonato gli immigrati sulle coste, poi Persuasion non doveva far altro che far rivelare loro tutto. Tutto quanto. E in pochi giorni le mafie di entrambe le coste avevano subito danni che si sarebbero ripercossi per anni. Ormai anche i capi del crimine organizzato avevano paura. E tutto grazie al valoroso sacrificio di un ragazzino, che era sfuggito ad un tremendo massacro.
Un gruppo di bambini albanesi accorre attorno a Visione, per nulla impauriti dal suo aspetto. Il sintezoide ne prende uno e lo osserva intensamente negli occhi:"Sai, Sun" dice "Ci sono cose che a volte sfuggono alla mia logica".
"E quale sarebbe in questo caso?".
"Ecco, fin da quando sono qui non faccio che sentire che gli immigrati sono dei delinquenti. Eppure guardali: questi bambini, queste donne incinte, questi uomini denutriti, sarebbero davvero capaci di fare del male? Certo, le mele marce ci sono e sono centinaia, chi lo nega? Ma sembra che qualcuno voglia instillare nelle menti degli altri che loro siano la maggioranza. Anzi, la totalità. È mia opinione che voi stiate affrontando questo problema nella maniera sbagliata: ho sentito anche che volete rendere l' immigrazione clandestina un reato, come accade anche negli USA, volete mettere in carcere anche le donne incinte e gli uomini denutriti, solo perchè hanno cercato un futuro migliore per sé ed i loro figli. È... strano".
"Il termine esatto, simpazoide, è stronzata" precisa Sun "Un nuovo reato: proprio ciò di cui abbiamo più bisogno in un paese in cui le carceri esplodono per quanti detenuti vi sono. E poi si vantano che ciò risolverà drasticamente il problema, ma in realtà i criminali, gli assassini, quelli veri, rimarranno in libertà. In carcere ci andranno solo i poveracci. Nulla di strano in un paese dove alcuni esponenti di numerosi partiti affermano che tutti gli immigrati sono dei delinquenti o che gli omosessuali sono aberrazioni della natura o che i figli nati in una coppia convivente meritano meno tutela e meno diritti rispetto a quelli nati in un matrimonio. Che menti aperte ci governano, simpazoide!".
"Strano" conclude Visione.

Washington. Un anonimo, elegante edificio governativo.

È stata una particolare cerimonia di inaugurazione per John Walker alias Jack Daniels alias USAgent. Il Federal Bureau of Superhuman Affairs, FBSA per gli amici e i nemici, è appena nato dalle ceneri di ciò che un tempo era la Commissione per gli Affari Superumani*. Il

* Che si è sciolta al termine della mini di USAgent MarvelIT

discorso del direttore dell' agenzia Jasper Sitwell era stato breve ma preciso:"Voglio subito mettere in chiaro quali saranno i compiti principali del Bureau: svolgere un lavoro di Intelligence con raccolta ed analisi dei dati sulle attività dei superumani in tutta la nazione, faremo anche ogni giorno un monitoraggio delle notizie degli organi d' informazione; investigare su tutti i casi d' interesse federale che coinvolgano superumani. Saremo, insomma, una forza di polizia specializzata sui casi con autori o vittime superumani che non possano dirsi di competenza delle autorità locali; ricercare ed arrestare gli evasi superumani dai penitenziari federali speciali o regolari. Per svolgere questi compiti ci avvarremo noi stessi dell' apporto di superumani che avremo sul nostro libro paga, come ad esempio USAgent, che ci è stato molto utile in passato".
Un lieve sorriso compare sulle labbra di Jack Daniels, oggi in abiti civili.
Poi lo sguardo di Sitwell corre lungo gli agenti operativi già attivi: alcuni provengono dallo SHIELD, altri, come Carl Denti o Allie Magruder, hanno vissuto gli ultimi giorni della Commissione. Sitwell continua a parlare:"Colgo l' occasione per presentarvi un nostro nuovo agente operativo: Derek Freeman". Un quarantenne di colore balza sul palco e fa un breve cenno di saluto. Agent conosce di fama l' agente Freeman, Capitan America gli ha parlato bene di lui.
"Nonché" continua ancora Sitwell "Il vicedirettore di questa agenzia: Jack Norriss!".
Questa è davvero una sorpresa per Agent, conosce le capacità investigative dell' agente Norriss, ma non avrebbe mai immaginato che si sarebbe guadagnato questa promozione. Perché questo incarico non è stato affidato a...
"Bella cerimonia, vero?". John si volta e davanti a lui vi è la donna a cui stava pensando: Valerie Cooper. "Scommetto che ti stai chiedendo come mai non sia io il vicedirettore" dice Valerie.
"In effetti...".
"Pare proprio che le nostre strade si incroceranno sempre più spesso in futuro, mio caro. Hai davanti a te il nuovo membro di contatto tra WorldWatch e l' ONU". Il respiro di Agent si blocca all' improvviso.

Italia.

"Signor Visione" dice un agente della Guardia di Finanza "Ci è giunta la notizia che un grande carico di profughi trasportato da tre scafisti sta per approdare".
"Ci indichi subito il luogo" chiede il sintezoide.
"Vengo anch'io" dice Sun. Viz prova a ribattere, ma lei lo precede:"Ho la mia piattaforma levitante, se ti è sfuggito. Se non la uso in queste occasioni quando potrò mai usarla? Devo... voglio difendere il paese in cui sono nata".
"D' accordo, ma niente gesti avventati" conferma Viz.
In pochi secondi vengono radunati anche Dinamo Cremisi, Capitan Bretagna e il gruppo parte di gran carriera verso il luogo indicato dall' agente. Arrivati sulle coste gli eroi scoprono di essere giunti leggermente in ritardo: i profughi sono già sbarcati e gli scafisti si stanno allontanando.
"Capitan Bretagna, occupati delle persone sulla spiaggia, io e gli altri ci occuperemo degli scafisti".
Il gruppo si lancia all' inseguimento dei criminali e li raggiungono ben presto, ma costoro hanno un asso nella manica.
"Dannazione, Visione" esclama Sun "Hanno dei neonati in mano e minacciano di... Bastardi, li hanno gettati in mare!!! Assassini!". E la piattaforma levitante di Sun inizia a planare verso i tre gommoni.
"No, Sun, fer..." prova a fermarla il sintezoide "Lo sapevo che me ne sarei pentito: Dinamo, porta in salvo i bambini". E anche Visione inizia a planare.
Il volto di Sonia Elios è pieno di rabbia: se fosse rimasta lucida si sarebbe sicuramente lanciata al salvataggio dei neonati gettati in mare. Ma l' ira le ha accecato anche il buonsenso ed ora vive solo per la sofferenza degli scafisti. Costoro provano a spararle contro, ma l' eroina evita agilmente i loro colpi e, grazie ai suoi poteri, fora i gommoni. Gli scafisti urlano di orrore, che diventa di paura quando si accorgono che l' acqua attorno a loro si è incendiata. Sono circondati dalle fiamme e non c'è via di uscita.
"Soffrite, soffrite, figli di...".
"Hai passato il limite, Sun" dice Visione arrivando da dietro e, rendendo il suo corpo intangibile, penetrando il petto della ragazza con la sua mano. Sun sviene, non prima di aver lanciato un muto perchè rivolto al sintezoide. La Dinamo Cremisi arriva pochi secondi dopo, confermando di aver portato in salvo i bimbi, poi porta in spalla anche Sun.
Visione, intanto, si dedica agli scafisti: due sono svenuti per la paura, ma uno è ancora cosciente:"No fare male, prego, no... Io buono, amo italiani, amo bambini, io...".
"Zitto" gli intima Visione. L' uomo esegue prontamente.

Due giorni dopo.

Sonia Elios osserva la spiaggia: è un luogo così bello, perchè deve diventare un luogo di sofferenza? Perché a volte la gente perde così di vista la sua umanità da diventare dei mostri sadici? Sonia è andata oltre le righe ultimamente, probabilmente Visione farà rapporto e verrà allontanata dal gruppo: beh, è stato bello finchè è durato.
Ad un tratto qualcuno le tocca una spalla, Viz guarda caso:"Cosa devo fare con te, ragazza?" chiede il sintezoide.
"Tu cosa hai in mente?".
Viz china il capo:"Sei inesperta e, in quanto tale, alquanto impulsiva nelle tue azioni. E la cosa non mi piace affatto, te lo confesso. Io sono disposto a darti un' altra possibilità, l' ultima, ma devi promettermi una cosa".
"Dimmi".
"Eseguirai gli ordini da questo giorno in poi e, al minimo accenno di insubordinazione, verrai allontanata dal gruppo".
Sun annuisce:"Ma è davvero così terribile quello che volevo fare, simpazoide? Scommetto che anche un essere come te non è certo rimasto insensibile di fronte a ciò che ha visto. Sai cosa mi ha spinto a fare quello che ho fatto? La rabbia: non solo verso quegli spregevoli esseri, ma anche per l' impotenza delle nostre azioni".
"Non è vero, grazie alle confessioni di quegli scafisti abbiamo in questi giorni dato un duro colpo alla criminalità organizzata che sfrutta gli immigrati per i loro fini".
"E credi che questa sia una vittoria?" ribatte Sun "Usciranno di prigione, ricostruiranno i loro imperi criminali senza alcuna fatica. E sai perchè? Perché in questo paese a nessuno importa degli immigrati: la maggioranza vorrebbe cacciarli tutti a calci nel sedere, mentre l' opposizione se ne frega altamente di questo problema. Siamo un paese ignobile, simpazoide, non siamo un popolo meritevole di considerazione".
"Qui ti sbagli" controbatte Viz "Stai valutando la cosa solo da un punto di vista, molto limitato se posso dirlo. Pare quasi che tu sia stata cieca in questi giorni e ti siano sfuggiti, ad esempio, i numerosi volontari che sacrificano il loro tempo libero e la loro vita privata per aiutare persone che non conoscono. Oppure gli agenti della Guardia di Finanza, che impiegano tutte le loro forze per debellare gli imperi criminali. Loro non sono degni di considerazione, Sun? Non sono loro i veri eroi? Perché, vedi, non conta la nazionalità, conta l' umanità: e quelle persone ne sono piene. E da loro che partirà il cambiamento, è a loro che noi dobbiamo ispirarci".
Sun distoglie lo sguardo, il suo volto rigato di lacrime:"D... Davvero delle belle parole, simpazoide. Non... ti giuro che non avevo considerato la faccenda da questo punto di vista e ti ringrazio per avermi aperto la mente".
I due tornano presso il magazzino che ospita il gruppo, quando ad un tratto un notiziario speciale attira la loro attenzione:"Interrompiamo i programmi per una notizia sconvolgente. A quanto pare non è da attribuire a clandestini albanesi il terribile massacro di Novara. Gli inquirenti, infatti, hanno appena incriminato per questo fatto... Mauro, il quindicenne scampato alla tragedia. Eccolo mentre viene portato in questura, il suo volto solcato da un sorriso maligno".
"Cosa?" esclama sgomenta Persuasion "È stato lui? Ma... come può un quindicenne uccidere le persone che gli hanno dato la vita e... dei neonati?".
"Il male assume molte forme" risponde Sun "E quel bastardo aveva già imparato la lezione: sapeva che dare la colpa agli albanesi era la cosa migliore da fare per sviare i sospetti da lui. Del resto altri l' hanno già fatto in passato, è la via più semplice evidentemente".
"Visione, ce ne andremo presto, vero?" chiede Capitan Bretagna, che ora vuole solo riabbracciare sua moglie.
"Sì, c'è solo la cerimonia di ringraziamento e poi...".
In quel momento il giornalista Francesco Ventana appare in video:"Gentili telespettatori, a quanto pare... ci siamo sbagliati. Ma il problema permane: gli immigrati sono un pericolo...".
"Viz, mi faresti un favore?" chiede Sun "Potresti disturbare le onde televisive di questo canale?".
Il sintezoide è fortemente tentato di farlo.

Trenta minuti dopo.

Uno scroscio di applausi ringrazia WorldWatch per il suo apporto alla lotta al crimine. La gente presente, tuttavia, non ha grande voglia di festeggiare: il loro odio era stato incanalato verso le persone sbagliate, ma piuttosto di ammettere il loro errore e la loro ingenuità preferiscono rimanere in silenzio. E convivere con le loro colpe e le loro imperfezioni.
Ad un tratto un importante politico si alza e si reca al palco: per mezz'ora disserta sul nulla e fa retorica su valori per lui inesistenti come il bene della patria e la lotta alla criminalità. Alla fine invita Visione sul palco e lo ringrazia pubblicamente per ciò che il suo gruppo ha fatto.
Il sintezoide, in perfetto italiano, ribatte:"Sono felice di aver potuto lavorare per uno stronzo come lei".
E allora Sun ride: una risata liberatoria, che le fa temporaneamente dimenticare tutto il dolore a cui ha assistito.

Da qualche parte.

"Signore?".
"Abbiamo atteso anche troppo" afferma il Signore degli Inganni "È tempo di iniziare la nostra ascesa al potere".
"Volevo farle qualche domanda, se non le dispiace".
"Va bene, Vincent. Fai pure".
"Volevo chiederle... insomma, gli scopi che si prefigge non potrebbe ottenerli coi suoi poteri? Del resto è un telepate e...".
"Andiamo, Vincent" lo interrompe il Signore degli Inganni "Non ci stiamo proponendo di rapinare una banca, ci apprestiamo a rovesciare quello che è l' ordine governativo mondiale attualmente costituito. Ora, di punto in bianco, la gente si trova dei nuovi governanti e non si pone domande? Andiamo, concediamo loro un po' di intelligenza. Anche perchè nessun politico, a meno che non sia serio e di questi c'è grande carenza, oggi si dimette dal suo posto. Adora il potere come lo adoriamo noi, solo che lo sfrutta per fini personali. Noi, invece, lo useremo finalmente per il bene pubblico".
"Ha ragione, Signore, le chiedo scusa per questa mia domanda. Ho fatto alcune indagini su uno dei nostri obiettivi, Valerie Cooper, e fonti sicure affermano che è già stata in passato soggetta ad una possessione telepatica".
"Allora è vero quel detto secondo cui a volte il destino si ripete. Non ti devi preoccupare di ciò, chiunque sia stato non userà la cautela che userò io. Valerie Cooper è fondamentale per instillare in Agent dubbi sui suoi compagni di squadra: già non ha un buon rapporto con loro, le insinuazioni di quella donna saranno il tocco finale. Ma ora fai entrare le nostre due... pedine".
Vincent annuisce e, dopo qualche secondo, nella stanza entrano quelli che si definirebbero due mezze tacche, criminali di serie B: Voce e Hypno-Hustler.
"Sono felice che abbiate accettato il mio... invito" dice il Signore degli Inganni "Del resto avete finalmente la possibilità di rifarvi un nome nell' ambiente criminale, che certo non ha un ricordo indelebile di voi. Il vostro compito è semplice: tra meno di una settimana il gruppo noto come WorldWatch cenerà in un ristorante del Greenwich Village. Vi introdurrete lì nel modo in cui vi ha spiegato Vincent, poi, dopo aver fatto evacuare gli altri avventori, mi raccomando niente vittime tra la gente innocente altrimenti la pagherete cara, ipnotizzerete i componenti del gruppo e farete sì che Visione venga catturato. Prima vi sbrigate e meglio è".
I due criminali annuiscono, senza aggiungere una parola. Poi escono.
"Deve scusarmi un' altra domanda, Signore" si fa avanti Vincent "Ma come intende conquistare il mondo con l' apporto di quei due?".
"Tu non sai pianificare a lungo termine, Vincent, è questo il tuo problema. Credi davvero che quei due abbiano la minima possibilità di riuscire in ciò che gli è stato ordinato? Mi stupirei del contrario. A me interessa analizzare i due membri di WorldWatch a cui miro: Visione e Sun, è da loro che passa il cambiamento del mondo. Mai nella vita si sarebbero incontrati e avrebbero scoperto di poter condividere qualcosa, perchè neanche loro sanno pianificare a lungo termine. Ma io sì: per questo ho creato WorldWatch e per questo, in un futuro non troppo remoto, lo distruggerò!".

Al raduno politico di quel celebre partito tutti i cartelli di stampo razzista sono stati dati alle fiamme.

Note dell' Autore: Un commento sugli agenti del FBSA: Derek Freeman è stato occasionale comprimario delle storie di Capitan America e dei Vendicatori; Jack Norriss è invece leggermente più celebre, essendo stato il marito di Barbara Norriss (la più celebre incarnazione umana della Valchiria) e, dopo la fine della collana Difensori, agente governativo nelle storie di Nomad.
La Voce e Hypno-Hustler sono due tra i criminali più scalcinati del Marvel Universe. Hanno entrambi poteri ipnotici e di persuasione legati alle loro corde vocali, ma nonostante ciò hanno finora fatto solo poche apparizioni. Per Voce rileggete ad esempio Atti di Vendetta (Marvel Extra 3, Vendicatori 4, Capitan America & I Vendicatori 79), per Hypno-Hustler, invece, Uomo Ragno Classic 61.

Capitolo Quarto
SONG 2

di Fabio Volino/Mickey

Greenwich Village, Café Russe.

Gli eleganti tavoli di questo ristorante hanno ospitato molte personalità (facoltose, solitamente) nel corso della loro storia. Ma nessuna del calibro dei clienti più recenti del locale: i membri di WorldWatch.
Visione, Persuasion, Pantera Nera, Sun, Capitan Bretagna, Meggan, USAgent, Dinamo Cremisi. Tutti rigorosamente in borghese ed in incognito. Per l' occasione Viz ha ripristinato la sua identità di Victor Shade.
E a loro si è aggiunta un' ospite. O forse qualcosa di più: Valerie Cooper è infatti diventata il membro di collegamento tra il team e le Nazioni Unite. Questa 'cena sociale' è l' occasione per mettere a punto nuove direttive, ma purtroppo l' atmosfera non è delle migliori. Troppi eventi recenti hanno scosso i membri del gruppo e adesso un imbarazzante silenzio regna al tavolo: ognuno di essi è immerso nei propri pensieri. È stata soprattutto la recente missione in Italia ad abbattere alcune certezze di alcuni componenti. Ed è Persuasion la prima ad avere il coraggio di rompere il ghiaccio e affrontare la questione.
"Ragazzi" esordisce timidamente "State pensando anche voi quello che penso io?".
"A cosa ti riferisci, Kara?" le chiede Brian Braddock.
"Di quello a cui abbiamo assistito in Italia. Personalmente sono rimasta inorridita da ciò che abbiamo affrontato... un male puramente umano, per questo ancora più orribile delle Sentinelle o di chi per loro".
"Posso capirti" la interrompe Sonia "Provo la stessa sensazione di disagio quando penso al mio paese, e in particolare ad alcune grosse... sue problematiche. Ma, anche se è difficile crederlo, ci sono mali ben peggiori dell' immigrazione clandestina o degli omicidi in famiglia" afferma con amarezza, mentre i suoi occhi si rivolgono in cagnesco verso Agent: non c'è verso, non gli perdonerà mai di essere stato complice del genocidio dei Marziani. E sa che la presenza di entrambi nel gruppo non porterà a nulla di buono. Ma stavolta deve tacere le sue proteste: farlo equivarrebbe ad uscire dal gruppo, perdendo così alcuni veri amici, i primi forse che ha finora trovato.
Dal canto suo, John Walker o Jack Daniels che dir si voglia sta fissando a sua volta la misteriosa Dinamo Cremisi. Cosa nasconde al gruppo? Come possono fidarsi di qualcuno di cui non sanno nulla se non il nome ed un passato che non è stato ancora pienamente confermato? Jack Daniels ha provato a legare con lui, ma invano.
"Immagino tu stia parlando dell' attentato alle Twin Towers". È la voce calda di T'Challa a parlare.
"Anche di quello" aggiunge Sun.
"Se permettete" si intromette l' eroe russo "Ho trovato inconcepibili due aspetti" continua, sfornando il suo inglese accademico "Innanzitutto che i servizi segreti non abbiano previsto l' attacco... e poi che ci abbiano impedito di soccorrere le vittime, declassandoci a bodyguards del vostro Presidente" conclude, rivolgendosi a USAgent e Visione.
"È l' uomo più potente del mondo... se fosse venuto a mancare in un momento come questo sarebbe dilagato il panico. E invece adesso sta cercando di risollevare il morale della nazione, di confortarla con ogni mezzo a sua disposizione" cerca di giustificare Jack.
"Tu sei un americano DOC, non penso tu possa essere obiettivo..." lo punzecchia Dinamo, acuendo ancor più la rabbia silenziosa di Jack.
"Ma..." tenta di replicare l' eroe, ma si frena autonomamente. Non vuole litigare con nessuno. Non oggi.
A concludere questo bel quadretto familiare ci pensa Meggan, oggi alquanto silenziosa: le sue ultime mutazioni l' hanno alquanto spaventata e non può fare a meno di chiedersi se il volto che ha adesso sia quello vero o solo una facciata. Se sia solo una delle innumerevoli maschere che ha portato nel corso della sua vita. E in questo caso lei chi è davvero? La donna o il mostro?
Valerie Cooper ha ascoltato attentamente tutta la conversazione, pur periodicamente distratta dagli sguardi maliziosi e dai 'piedini' di Agent. E ne può dedurre che la situazione potrebbe divenire presto ingestibile, se il morale del gruppo è quello che si evince stasera. Dovrà porre alcuni paletti al più presto.
"Scusate, devo andare in bagno, vi lascio un momento" sussurra la Dinamo Cremisi. Non ne può più del clima di guerra che si respira al tavolo, ha bisogno d' aria, di scaricare la tensione.
È tutto assorto mentre si lava le mani, quando una mano conosciuta gli si poggia inaspettatamente sulla spalla. L' eroe russo sobbalza, colto alla sprovvista. Poi guarda nello specchio con sommo stupore:"Mitja! Per lo spettro di Rasputin, che diavolo ci fai qui?" urla a voce bassa, nella sua lingua madre.
"Mio caro Valentin, non pensavo fossi debole di cuore...".
Il membro di WorldWatch afferra il misterioso compatriota e lo trascina con sé, in un ambiente più discreto. Uno sguardo più che eloquente di 'Valentin' spinge il misterioso Dimitri a parlare:"Come mai stai esitando ad eseguire gli ordini impartiti?".

Al tavolo, intanto, la conversazione prosegue.
"Passando ad altro, Valerie" proferisce la Visione, cercando di coinvolgere la donna nella conversazione "Pensi che Agent avrà il tempo e la capacità di districarsi fra il suo ruolo in WorldWatch ed i suoi incarichi al Federal Bureau of Superhuman Affairs?". Il patriota aguzza l' orecchio, sentendosi interpellato.
"Penso proprio di sì... Agent è un uomo di valore, se avesse creduto di non potercela fare avrebbe rinunciato a una delle due cose... non è vero?" gli dice con ironia.
"Eh... certo, certo!!" esclama, ostentando falsa sicurezza. In realtà non ne è poi così sicuro, in cuor suo. Sono entrambi lavori impegnativi. Ma il punto è soprattutto un altro: come farà a concentrare i suoi sforzi sul lavoro, se la donna che ama sarà sempre dietro l' angolo, pronta a distrarlo, volontariamente o meno?

Nei bagni del ristorante.

"Io... non sto affatto esitando! Sto solo valutando la situazione. Non è facile come sembra" si giustifica la Dinamo, ancora in russo.
"Ragazzo, i debiti vanno pagati... hai forse dimenticato chi ti ha aiutato e sostenuto? Hai per caso rimosso chi ti ha tirato dalla melma in cui eri invischiato? Spero proprio di no... non adesso, che nuove minacce si profilano all' orizzonte... non adesso, che gli Stati Uniti vogliono accentrare troppo potere nelle loro mani, approfittando della solidarietà degli stati alleati dopo gli attentati! Tu devi fare la tua parte e sai qual è: impedire che avvenga ciò che non deve. Mi sono spiegato?" conclude il russo, fissando il suo complice dritto negli occhi, il quale, però, non replica se non con uno sguardo.
"Ci rivedremo presto, compagno Valentin Shatalov" sono le sue ultime parole, prima di uscire dal locale.
Solo, la Dinamo Cremisi si accomoda sconsolato sulla tazza del water, con le mani tra i capelli. Cosa deve fare? Per il momento, tornare a sedersi. Staranno già servendo la prima portata. E non può fare a meno di pensare:"Come possiamo essere certi di fare il giusto quando il nostro paese abbandona i suoi cittadini nello spettro della fame? E poi... compagno, che termine antico, ormai solo i comunisti italiani lo usano, il che è tutto dire". Ma per adesso l' uomo che ora sappiamo essere Valentin Shatalov, ovvero colui che effettivamente è stato l' ultimo ad aver assunto l' identità del guerriero in armatura, non può far molto.

Prima che la Dinamo Cremisi si riunisca al gruppo, Persuasion e la Pantera Nera hanno intrapreso una conversazione privata, oltre a Meggan e Bretagna, visto che anche loro hanno preferito isolarsi nella loro intimità.
"Non so, sono confusa... usare così avventatamente i miei poteri per far confessare tutti quei balordi, in Italia... lo hai trovato etico? In fondo tu sei un monarca, dovresti sapere cosa è giusto e cosa è sbagliato".
La ragazza sta esprimendo a cuore aperto i suoi dubbi e T'Challa non esita a rispondere:"Ti sbagli, Kara... non detengo nessuna saggezza di questo tipo, altrimenti avrei risolto da tempo i problemi del mio popolo. Posso solo dirti che il tuo è un grande potere. Di per sé, la manipolazione altrui potrebbe essere considerata sbagliata, ma chi può dirlo? Se convinci qualcuno a fare qualcosa di buono, come hai fatto qualche giorno fa in Italia... hai mai pensato alle tue potenzialità in questo senso?".
"A volte sì... e mi vengono in mente pericolose idee. Ma... ho il terrore di lasciarmi prendere troppo la mano e violare la libertà di tutti...".
"Credo di capire cosa tu voglia dire. Penso che tu debba valutare bene le tue decisioni. Non so in dettaglio di cosa tu stia parlando, ma ricordati che non dovresti mai ingannare chi ti è vicino".
"Non mi riferivo a voi!".
"Lo so, parlavo in generale. Se sei mossa da propositi nobili e userai il tuo potere in buona fede... difficilmente sarai nel torto".
"Grazie, T'Challa... davvero, mi hai chiarito le idee" conclude la ragazza porpora, abbassando lo sguardo e sorseggiando un bicchiere di vino.
"Scusate l' assenza... cosa mi sono perso?" chiede Valentin, l' ex Igor Vanko, ricomponendosi sulla sedia.
"Niente di che... si parlava della vita lavorativa di Agent e di altre amenità" lo aggiorna T' Challa, quasi annoiato.
A rivitalizzare la serata ci pensano i camerieri, che portano un piatto tipico della cucina francese, un patè de foie gras.
"Sembra squisito... buon appetito!" dice Valerie Cooper.
Un coro gli fa da eco ed è tutto un fragore di stoviglie. Con la scusa del galateo, che proibisce di parlare a bocca piena, il silenzio cala ancora una volta sul tavolo. Solo Visione è ovviamente costretto a rinunciare alla sontuosa cena: si chiede come possa sentirsi umano quando anche le cose più banali gli sono precluse.
Il silenzio viene improvvisamente rotto dallo stridulo rumore di un microfono in feedback. Tutti i clienti del locale rivolgono la loro attenzione verso degli altoparlanti, sistemati ai lati di un palcoscenico improvvisato, su cui troneggia uno strano uomo dalla barba incolta.
"Prova... uno, due... bene, gente! Prestatemi subito la vostra attenzione!" dice l' uomo.
Tutto il locale, gestori compresi, si azzittisce all' istante e la cosa stupisce l' androide del gruppo. Dove ho già visto questo tizio? si chiede. Il dubbio lo assale improvviso. Legittimamente, visto chi si trova di fronte.
La curiosità, o meglio la voce dell' oratore, ha zittito tutti, così l' uomo ha campo libero per annunciare il suo alleato:"Grazie, grazie... signori e signore, sono molto onorato di presentarvi una futura stella del pop mondiale: Damon Gallagher!!!" urla, mentre sul palco sopraggiunge qualcuno che nessuno riconosce. Cosa hanno in mente quei due? Roba da Circo del Crimine?
Fatto sta che nessuno si è accorto dell' artificiosità della cosa (evidentemente nessuno, nel ristorante, segue Oasis o Blur). Tutti sembrano morire dalla voglia di saggiare le qualità artistiche del signor Gallagher... tutti meno Visione. Ma forse è presto per i sospetti, forse è davvero solo una semplice esibizione. Forse...
"Ascoltate attentamente il testo della sua canzone... è particolarmente significativo! Buon ascolto!" augura, mentre si eclissa ai piedi del palco.
E così l' ambiguo cantante di colore prende ad intonare un pezzo molto 'accattivante': "I am happy, I'm feeling glad, I got sunshine in a bag, I got useless but not for long, the future is comin' on, is comin' on...", e nessuno ricorda di averla già sentita altrove. Perché tutti, ormai, sono in stato catatonico, con lo sguardo perso nel vuoto, rapiti da un ipnotico canto di omerica memoria.
Ma Visione, immune ai deleteri effetti ipnotici e persuasivi dei due criminali noti come Voce e Hypno-Hustler, raggiunge la consapevolezza di ciò che sta succedendo. Ora ricorda dove aveva visto uno di loro: nei database dei Vendicatori. Aveva affrontato Hank Pym e i Vendicatori della Costa Ovest, un classico criminale di serie B, a cui le sconfitte paiono non aver insegnato nulla. L' altro, il Jimi Hendrix dei poveri, invece non dice nulla nemmeno alla mente catalogatrice del sintezoide.
Ma quel che conta è che adesso tutto gli è chiaro e si alza per cercare di fermare tutto questo. Solo che in quel momento la canzone si ferma e Voce, tornando sul palco, dice:"Alzatevi tutti!". E i clienti del Café Russe lo fanno, catatonici come zombie. E così anche i membri di WorldWatch. Viz cerca di scuoterli e destarli da quel torpore, invano: le micidiali onde sonore generate dai villains, sommato il loro potere, sembrano invincibili.
"Ehi, tu, Shade Uomo Cangiante alias Visione, ti degneresti di prestarmi la tua attenzione?" chiede Voce.
Viz rimane stupito: sanno chi è, nonostante l' induttore di immagini. Forse sono qui proprio per lui. Ma nessuno sapeva di questa riunione, nessuno se non...
"Allora hai apprezzato questa sorpresa?" sono le strafottenti parole di Voce "Siamo qui per te, sai? Stiamo spargendo i semi per un prosperoso, futuro raccolto".
"Cosa volete da me?" chiede Visione riassumendo il consueto aspetto.
"Nulla, nulla..." sussurra, e poi riprende a gran voce "Chiunque non abbia collegamenti con WorldWatch esca immediatamente da questo locale!!!".
Al suono di questo ordine, a cui è impossibile non sottostare, tutti i clienti del locale (escluso il gruppo delle Nazioni Unite e il loro collegamento con esse) prendono a scalpitare verso l' uscita come una mandria di gnu impazziti. Di corsa, nella confusione qualcuno cade e viene calpestato, ma poi si rialza come non fosse accaduto nulla e continua a correre. È una scena che farebbe rabbrividire chiunque, ma ha imparato a domare certe emozioni.
Il ristorante rimane alla fine vuoto: vi sono solo WorldWatch, Valerie Cooper ed i criminali.
E Hypno-Hustler ritorna a cantare, intonando un altro brano:"Uuuuuh.... is the world still spinning around? Uuuuuh... I don't feel like coming down....".
Alle note della canzone, si sovrappone la suadente voce del complice:"Membri di WorldWatch, Visione è un vostro nemico... guardatelo: è lui che dovete temere".
Gli sguardi maligni degli eroi non promettono nulla di buono. Solo negli occhi di Kara Killgrave c'è un barlume di resistenza: in fondo anche lei ha poteri persuasivi - anche se di natura diversa - e può combattere le manipolazioni in maniera più efficace. Ma, proprio perché l'origine delle sue facoltà non giace nelle onde sonore, la cosa si rivela più difficile del previsto. E così rimane per ora immobile, impotente, anche se il suo volto è l' unico ancora non catatonico.
In tutto questo la Visione non sa cosa fare. Non è intervenuto prima per non mettere in pericolo i civili, ma adesso? Dovrebbe attaccare i due villains, ma probabilmente a un suo minimo cenno gli verranno aizzati contro i suoi compagni...
"Kara... resisti almeno tu..." le sussurra nella speranza di aiutarla, ma inutilmente.
Adesso basta, pensa risoluto. Sono stato un Vendicatore, non posso farmi mettere alle strette da due nullità del genere. Presa una decisione, il sintenzoide levita e sta per scendere in picchiata su Voce, quando quest' ultimo, con ottima prontezza di riflessi, gli urla:"Vuoi che faccia combattere i tuoi amichetti tra loro fino alla morte, sintezoide? Mi basta solo dirlo e Hypno-Hustler renderà più facile e veloce il tutto".
"Ha ragione" pensa Viz "Per ora ha il coltello dalla parte del manico, per quanto mi possa dispiacere devo prima mettere fuori gioco i miei compagni di squadra. Starò al loro gioco, per ora". E così torna a terra.
E solo allora Voce gioca la sua carta migliore:"WorldWatch, attaccate Visione, stendetelo, staccatelo pezzo per pezzo e portatemi la sua testa!!!!".
Il gruppo è pronto ad obbedire. E Visione diventa duro come il diamante.

Capitolo Quinto
SING WHEN YOU'RE WINNING

Greenwich Village. All' esterno del Café Russe.

Poco lontano da dove sta per scoppiare una rissa tra supereroi, per la precisione all' interno di un anonimo furgone, vi è il fantomatico Signore degli Inganni, accompagnato dal fido Vincent. All' interno del veicolo vi sono svariati monitor dinanzi ai loro occhi, collegati a telecamere nascoste che mostrano tutto ciò che sta accadendo nel ristorante. Grazie ad essi l' enigmatico essere può accumulare la necessaria quantità di dati per portare avanti i suoi piani di conquista.
"Non mi sarei mai aspettato una tale efficienza da due criminali così infimi" confessa il Signore "Questo, però, non fa altro che dimostrare il mio genio, la mia capacità di saper trovare il giusto piano per ogni scopo".
Vincent non può che annuire.

All' interno del Café Ruse.

Visione è confuso. Osserva uno ad uno i suoi compagni di squadra ed il loro sguardo perso nel vuoto, pronti ad eseguire qualsiasi cosa venga proferita dalla bocca di Voce.
Il criminale, dal canto suo, ribadisce l' ultimo ordine impartito, per rendere più efficace la persuasione:"WorldWatch, portatemi la testa di Visione!".
Il sintezoide cerca di sdrammatizzare e, rivolto ai suoi compagni, sussurra tra sé:"Immagino che nessuno di voi abbia qui con sé i germi della laringite, vero?".
La battuta ha l' unico effetto di rendere ancora più aggressivi gli ipnotizzati: urlando all' unisono, Valerie Cooper ed il resto di WorldWatch - Persuasion esclusa - lo attaccano.
I circuiti di Viz realizzano subito che il sintezoide è stato fortunato che molti di loro non abbiano il loro costume o la loro armatura qui con loro stasera; e che deve prima occuparsi dei più deboli, che sono quelli più esposti a possibili, gravi conseguenze.
Intanto, Voce e Hypno-Hustler non possono fare a meno di notare il comportamento recalcitrante di Kara Killgrave alle loro manipolazioni, perciò tentano di stimolarla ancor di più.
"Devi soccombere..." canticchia, con un' inedita melodia, Hypno-Hustler.
"Persuasion... esegui l' ordine che ti ho impartito!" rincara la dose il suo collega.
Nella mente della ragazza è come se ci fosse un muro che non riesce a sorpassare. L' allegoria di un ostacolo che non riesce a superare. Rappresentato da due criminali di cui non ha mai sentito parlare.
"Deve essere la manifestazione dei poteri combinati di quei due" deduce "Devo riuscire a scalarlo".
Armata di tutta la sua forza di volontà, la ragazza cerca di mettere in atto il suo proposito, ma invano. Come cerca di sorpassare il muro, pare che questo si allunghi sempre più verso l' alto, finché Kara perde la presa e torna bruscamente a terra. Piena di frustrazione.
Intanto, sul piano strettamente fisico, Visione è costretto a combattere con i suoi colleghi, cercando di non ferirli troppo.
Con un' agile mossa si libera dalla morsa degli altri e stende Valerie Cooper, che, essendo la più inerme di tutti, perde subito i sensi. Poi punta il suo sguardo sulla Dinamo Cremisi: nonostante la forza dell' uomo, senza la sua armatura non vale molto. Deve sfruttare questa situazione.
"Perdonami, amico" sussurra, prima di rendere intangibile una sua mano e affondarla nel petto del russo, il quale si blocca, col respiro spezzato. Visione ritrae subito l' arto, per non rischiare di provocare un infarto. Ma lo shock fisiologico priva comunque la Dinamo della coscienza.
"Fin qui è stato facile, ma adesso arriva la parte più difficile" realizza, guardandosi intorno.
Intanto Voce e Hypno-Hustler continuano senza sosta a bombardare Kara di ordini.
"Attacca Visione!" le intima il primo criminale, affiancato dal suo partner che lo accompagna con una musica ipnotica.
Persuasion è stremata, quasi non riesce a resistere.
"Sei una ragazzina debole e inutile" la bolla Hypno-Hustler, ferendola profondamente. Però… forse… è vero: non merita di essere nel team ufficiale dell' ONU, se soccombe a due inetti come loro. Ha subito molte sventure nella sua vita e le ha affrontate con sicurezza. Ha affrontato mali più grandi e ne è uscita vincitrice. Cosa c'è di diverso adesso?
È solo così che capisce: quel muro che ha davanti... è la sfiducia che nutre nei suoi confronti... nei suoi stessi poteri! Deve sconfiggerla... deve abbattere quel muro a tutti i costi, se vuole salvare se stessa e WorldWatch.

Brian Braddock attacca con tutta la sua forza Visione. Pur non avendo il suo costume, Capitan Bretagna si dimostra un osso duro; il sintezoide non attacca, rimane sulla difensiva, ma se continua ad incassare, finirà per danneggiare irrimediabilmente il proprio "corpo". Pur conscio di ciò che comporterà, Visione diventa duro come il diamante. Brian continua a picchiare con tutta la sua forza, indifferente al cambiamento, ma ben presto si frattura le mani. Si arrende, accasciandosi dolorante. Ma, previdente, il robot ne approfitta per metterlo ko con un debole pugno.
Si volta e si ritrova di fronte ad una Meggan il cui aspetto è decisamente mostruoso. È questo l' aspetto più inquietante della donna, dei suoi poteri mutaforma... quale sarà la loro origine? Ma non è questo il momento per certe disquisizioni. Gli artigli di Meggan riescono a ferire Viz, che per un attimo ha abbassato la guardia, tornando alla sua normale consistenza. Per un attimo la guarda. Con rammarico, poi, il sintezoide le afferra le mani, la blocca e le dà una testata. E anche Meggan cade.
Visione non fa in tempo a rialzare lo sguardo che un pugno di USAgent lo coglie in pieno mento, seguito da una raffica di altri pugni e calci. Il patriota si sta rivelando il più pericoloso, come se fosse animato anche da uno spirito di competizione, di rivalsa verso un leader che non riconosce come tale: infatti afferra Visione e lo lancia contro Sun, che, con ottimo spirito di squadra, colpisce il sintezoide con le sue raffiche solari. Tocca poi a Pantera Nera graffiarlo coi suoi artigli e colpirlo coi suoi calci. Viz si accascia, ha sentito i colpi e ha poco tempo per reagire.
Mentre Agent torna alla carica davanti al sintezoide compare un immagine: un vecchio, riverso in un letto, lui mormora: "Papà", poi urla:"Papà!". E la sua rabbia esplode.
Kara inizia ad abbattere il muro, mattone dopo mattone. È un' impresa difficile, ma più danneggia l' ostacolo, più acquista fiducia e forza, tanto che Voce e Hypno-Hustler non si capacitano della sua resistenza.
"Dobbiamo aver sottovalutato i suoi poteri" confessa il musicista al compagno.
"No, non siamo degli sprovveduti, sapevamo a cosa andavamo incontro quando abbiamo accettato questa missione. Abbiamo calcolato tutte le variabili, tutti i rischi e perciò ti dico che Persuasion è destinata a crollare. Sicuramente". Ma il tono di Voce non è deciso come le sue parole lascerebbero intendere.
Kara, ignara della conversazione, è ancora immersa nel suo trip mentale: rivede gli scontri con suo padre, il suo periodo di militanza in Alpha Flight... Vede dolore, tanto dolore. Tutti eventi che l' hanno segnata... ma ora è giunto il momento di emanciparsi... è giunto il momento che inizi a contare solo su sé stessa! E il muro cade definitivamente. E il volto della ragazza è pieno di rabbia.
Viz si scaglia contro Sun e, con un solo pugno nello stomaco, duro quanto basta, la mette al tappeto. La ragazza boccheggia, poi perde i sensi. Si rivolge poi a T'Challa, il quale lo attacca ancora ma, nonostante la sua agilità, non riesce mai a colpire il suo compagno di squadra, anche lui altrettanto agile e fermamente deciso a resistere e a fermare questa follia. Il sintezoide diventa allora intangibile e col suo corpo passa da parte a parte Pantera Nera, che emette un mugolo di dolore e si accascia, come aveva fatto la Dinamo Cremisi.
Visione si volta finalmente verso Agent. I loro sguardi sono carichi di rabbia repressa, forse anche di odio reciproco. Non è solo uno scontro per decidere chi è il più forte, è anche uno scontro per stabilire chi è il più degno di comandare questo gruppo. Inizia una battaglia in cui la forza di volontà lascia spazio alla forza bruta: ogni pugno sembra far tremare l' edificio, scuotere le pareti di questo ristorante e nessuno dei due sembra intenzionato a soccombere. Ma Agent, per quanto forte, è umano, e Viz ha la meglio. Lo sforzo sostenuto, tuttavia, è stato troppo intenso e la sua vista si annebbia. Ma non deve perdere i sensi, non vuole: sarebbe come ammettere la sua sconfitta. E questa sera vuole avere vittoria piena.

Pienamente cosciente del suo valore adesso, Kara Killgrave si avvicina decisa ai due criminali che, incredibilmente, tacciono perplessi: chi hanno davanti? Persuasion arriva davanti a loro, poi ordina:"Combattete tra di voi!".
I due criminali paiono resistere, proprio come aveva fatto la ragazza con loro. E allora Kara urla ancora quell' ordine. Dapprima lentamente, poi sempre più violentemente.
"Picchiatevi!" urla. Un grido con cui viene liberata tutta la sua rabbia repressa. E così Voce e Hypno-Hustler iniziano a darsele di santa ragione. Uno scontro quasi patetico: due esseri la cui forza fisica è praticamente insignificante che combattono tra di loro per compiacere il desiderio di vendetta di colei che sarebbe dovuta divenire la loro vittima. Colei che, invece, li ha smascherati per i pagliacci che sono.
I due stanno per cedere, ognuno sotto i colpi dell' altro, quando, improvvisamente, qualcosa sembra fulminare i due villains, che si contorcono dal dolore. Quel qualcosa, in realtà, sta letteralmente strappando loro di dosso i loro poteri, a livello biomolecolare.
Kara osserva basita quello che sta succedendo, senza comprenderlo. Finché Hypno-Hustler e Voce svengono, inermi, e la perturbazione elettromagnetica si dirige verso di lei, investendola in pieno.
Anche Persuasion crolla a terra, contorcendosi per le energie che stanno invadendo il suo corpo. Ma non la stanno devastando: Kara sta "semplicemente" subendo un doloroso processo di innesto di potere.
Il qualcosa le sta donando le facoltà dei villains caduti, forgiando un nuovo potere che è ben più della somma delle parti. Un potere di persuasione assoluto.
"Noi ti stiamo dando i mezzi, Kara Killgrave. Sta a te fare buon uso di questi poteri" sibila una presenza all' interno di Persuasion, prima che ella stessa perda i sensi.
Adesso, nel ristorante, vi è solo silenzio. Poi Visione si riprende pienamente e, dopo essersi guardato intorno, non può fare a meno di chiedersi:"Ma perché mai ci avranno attaccati? Cosa volevano da noi?".

Il Signore degli Inganni, ignaro di ciò che accaduto realmente a Persuasion (poiché solo in grado di osservare lo scontro attraverso uno schermo), sorride soddisfatto: ha ottenuto ciò che voleva. Ha testato le capacità del sintezoide.
"Visione" dice "È la perfetta macchina da guerra che volevamo".
Quanto ai due criminali, essi non potranno comprometterlo, poiché con i suoi poteri telepatici ha già cancellato ogni ricordo di lui e della sua organizzazione. E, del resto, si sono messi fuori gioco da soli. Il suo furgone si allontana, proprio mentre la polizia giunge sul posto.

Il giorno dopo.

I membri di WorldWatch, dopo una notte di riposo, si leccano ancora le ferite. Fisiche, ma soprattutto psicologiche. Non possono fare a meno di chiedersi se l' essere così facilmente caduti sotto l' influenza di Voce e Hypno-Hustler non derivi in realtà dalla loro fragilità come gruppo.
"Voi cosa ne pensate?" chiede, ancora scossa, Meggan.
"Non so se abbiamo fallito come gruppo" le risponde USAgent "Ma credo che l' importante sia che ne siamo usciti".
"Il problema è che ne siamo usciti male" ribatte Dinamo Cremisi "Come già capitato in passato: se non c'è unione tra noi, ma solo risentimento, non andremo da nessuna parte". Ecco, sta accontentando i suoi capi adesso: sta seminando la sfiducia nel gruppo in cui è stato infiltrato. E la cosa non lo fa sentire particolarmente orgoglioso.
"Siamo un gruppo eterogeneo e ognuno ha il suo spazio d' azione, no? Se non fosse stato per Persuasion, adesso chissà cosa staremmo facendo" cerca di consolarsi Brian, massaggiandosi le mani fasciate.
Kara Killgrave, però, è più pensierosa degli altri. Non ricorda bene cosa sia successo ieri: ha raccontato di aver fatto scontrare i due criminali tra di loro, mettendo fine ad ogni cosa. Ma sa che non è così. Ha sognato quella doppia voce che le rimbombava nella testa? Era la sua coscienza a parlare? O qualcuno si era impossessato di lei? Una cosa é certa: le sue capacità persuasive hanno amplificato la loro efficacia in maniera esponenziale. Lo sa, e basta: non ha alcuna intenzione di sperimentarlo, per il momento.
Anche Visione ha pensieri cupi che lo assillano: nel ristorante, ad un certo punto, è come se qualcun altro fosse emerso dalla sua testa. Come se un' altra persona avesse preso possesso del suo corpo e avesse guidato da quel momento i suoi pensieri. Viz ha una idea di chi possa essere, ma dentro di sé spera di sbagliarsi.
Ad un tratto Martin Davidson, l' assistente di Valerie Cooper, ora in infermeria, entra nella stanza in cui il gruppo sta discutendo.
"Scusate se vi disturbo... c'è una visita per Sun... abbastanza importante, credo" annuncia.
"Per me? Chi può essere?" si chiede ad alta voce, uscendo dalla stanza, la ragazza italiana. La risposta arriva presto. Si blocca attonita quando una donna a lei ben nota si presenta.
"Ciao, cara... sono Angela... tua madre. Ti ricordi di me?" afferma.

FINE